Fertilizzazione in vitro: l'Acido Acetilsalicilico a basso dosaggio non dovrebbe essere raccomandato in modo routinario
Nonostante i recenti avanzamenti nei regimi di stimolazione ovarica e tecniche di laboratorio, la percentuale di gravidanza della riproduzione assistita rimane relativamente bassa.
Nuovi metodi in grado di migliorare la percentuale di successo degli impianti sono necessari.
Una strategia consiste nell’aumentare il flusso di sangue al sito d’impianto con l’uso di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ), a basso disaggio, nelle donne sottoposte a fertilizzazione in vitro ( IVF )/iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo ( ICSI ).
I Ricercatori del Royal Bolton Hospital in Gran Bretagna hanno compiuto una ricerca di letteratura con l’obiettivo di verificare la validità della strategia a base di Aspirina nelle donne sottoposte a IVF/ICSI.
Sono stati identificati 10 studi controllati, randomizzati. Di questi 6 hanno incontrato i criteri di inclusione nella meta-analisi.
La percentuale di gravidanza clinica per trasferimento d’embrione non è risultata significativamente differente tra le pazienti che avevano ricevuto Aspirina a basso dosaggio e quelle che avevano ricevuto placebo o nessun trattamento ( RR = 1.09 ).
Nessuno degli altri outcome, tra cui la gravidanza clinica per ciclo, l’aborto spontaneo o la gravidanza ectopica per gravidanza clinica ,e la percentuale di nati vivi per ciclo o per trasferimento di embrioni, differiva in modo significativo tra i gruppi confrontati.
Dall’analisi degli studi non è emerso nessun sostanziale effetto positivo dell’Aspirina a basso dosaggio sulla probabilità di gravidanza e, pertanto, questa strategia non dovrebbe essere raccomandata in modo routinario nelle donne sottoposte a IVF/ICSI. ( Xagena_2007 )
Gelbaya TA et al, Hum Reprod Update 2007 ; Epub ahead of print
Link: MedicinaNews.it
Gyne2007 Farma2007
XagenaFarmaci_2007